In queste pagine verrà offerta una carrellata degli spezzoni più significativi apparsi sulla stampa durante il periodo di cui ci stiamo interessando.

Il 24 agosto 1894 sul quotidiano milanese "La Perseveranza" si leggeva "La prima dell'opera Maruzza, al Teatro Malibran di Venezia, ebbe un eccellente successo, con 13 chiamate all'autore....."

Il critico musicale della "Neue Freie Presse" di Vienna, presente alla première, scrisse:"..il successo é stato vivissimo. La prima opera del Floridia, Carlotta Clepier, rivelava già in lui il musicista squisito e sicuro; ora in questo suo nuovo lavoro l'artista si è straordinariamente perfezionato, diventando più disinvolto e personale. L'istrumentazione è elettissima"

Anche il "Berliner Borsen Courier" del 7 settembre 1894 pubblicò: "L'opera in tre atti "Maruzza" del M° Floridia, datasi al Malibran di Venezia il 23 agosto scorso, ha ottenuto favorevolissima accoglienza. Il M° Floridia, pur facendo tesoro dei dettami wagneriani, non perde mai l'indipendenza della propria personalità..."

G.Tebaldini, noto critico musicale, sulle colonne della "Gazzetta Musicale di Milano". "...poeta e musicista, l'autore di Maruzza nell'accingersi a comporre l'opera sua destinata al palcoscenico, non volle mercanteggiare l'applauso facile e volgare in compenso di banali concessioni; sentì nell'animo, con pura fede, la nobile missione dell'arte...."

Il 25 aprile 1895 la Maruzza viene messa in scena al Carignano di Torino e sulla "Gazzetta del popolo della Domenica" il 5 maggio il critico musicale E.Ferrettini scrisse:"...Maruzza era il titolo dell'opera, e trattavasi di scene liriche popolari.Ciò subito mi spiacque. Un altro dunque che si perdeva dietro ai miraggi mascagniani! Dovetti tosto ricredermi ed imparare a non giudicar mai con troppa fretta. Perché fra Cavalleria rusticana e Maruzza corre un abisso, tanta è la differenza di artistici intenti. Il Mascagni bada all' effetto immediato; questo trascura il Floridia: lo raggiungono ambedue ma per vie opposte. [...] Appassionato il Mascagni, tutto nervi il Floridia; l' uno non sa distaccare gli occhi dal pubblico, l' altro il pubblico dimentica per le proprie convinzioni intorno all' opera; sempre pronto il Mascagni a concedere qualche cosa a quella platea che tanto l' ama: sdegnoso di prodigarsi alle folle il Floridia; più ricco di ispirazione il maestro livornese, più vigoroso il compositore siciliano..."

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