Bibliografia

(21)Per i rinvenimenti v. P. ORSI, Modica. Esplorazioni varie sull’altipiano, in Nsc 1915, pp. 212-213; in particolare, per l’hydria, Siracusa, Museo Archeologico Regionale, inv. 38031, con raffigurazione del Giudizio di Paride, v. J.D. BEAZLEY, Attische Vasenmaler des rotfigurigen Stils, Tübingen 1925, p. 460, n. 7, qui attribuita al pittore di Meidias; P.E. ARIAS, C.V.A. Siracusa I, Italia XVII, Roma 1941, ff. 840-841, tavv. 26-27, pp. 12-13; J.D. BEAZLEY, Attic Red-Figure Vase-Painters, vol. II, Oxford 19632, p. 1340, nr. 1, sub "The Modica Painter".

(22)A parte i ritrovamenti di Cava Ispica, che richiedono una trattazione a sé stante, ricordiamo che si ha notizia di materiali ellenistici provenienti dalle contrade Sant’Angelo e Treppiedi, per i quali, v. MINARDO, Cava d’Ispica, cit., pp. 89-90, nota n. 2; in contrada Rassabia è stata rinvenuta una necropoli di età ellenistico-romana, per la quale v. ORSI, Modica. Esplorazioni varie...., cit., p. 212; MINARDO, Modica Antica..., cit., p. 125: "il campo cemeteriale di Nasabia (lege Rassabia), tracciato accanto alle rovine di colossali fondamenta", forse strutture megalitiche di età tardo-antica. Proviene da contrada Cafeo, presso l’alveo del fiume Irminio la nota statuetta bronzea raffigurante Eracle stante, rinvenuta nel 1967 in occasione dei lavori per la costruzione degli impianti di sollevamento idrico; per essa, v. P. PELAGATTI, Statuetta bronzea da Modica, in FA XXII, 1967, pag 175, sub 2514; EADEM, L’attività della Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale fra il 1965 e il 1968, in Kokalos XIV-XV, 1968-’69, p. 357, tav. LXIV; F. FOUILLAND, in Archeologia nella Sicilia Sud Orientale, Napoli 1973, p. 158, n. 464, tav. L; N. BONACASA, L’ellenismo e la tradizione ellenistica, in AA.VV., Sikanie, Milano 1985, p. 293, fig. 341; O. PALAGIA, Herakles, s.v., in LIMC, vol. IV,1, Zürich - München 1988, p. 755, n. 531 (qui è erroneamente indicata la provenienza da Camarina); G. DI STEFANO, L’"Herakles Cafeo" nel Museo Civico di Modica, in Sic. Arch. XXX, 1997, pp. 105-110. Si è pensato che la statuetta - datata al III secolo a.C. -, restaurata già nell’antichità soprattutto nel braccio destro, sia forse da mettere in relazione con qualche insediamento o con un santuario connesso con il culto di una fonte; occorre tenere presente che si tratta, molto probabilmente, di materiale di scivolo: la statuetta fu trovata insieme a due monete bronzee (invv. 1698 e 1699) in pessimo stato di conservazione ed una lucerna (inv. n. 74) di età tardo-romana conservate nel Museo Civico di Modica.

(23)ITALIA NICASTRO, Le tombe..., cit.; MINARDO, Modica antica..., cit., pp. 165-170, tav. dopo p. 240; REVELLI, Il Comune..., cit., pp. 200-201.

(24)MINARDO, Modica antica..., cit., p. 175.

(25)DE GREGORIO, Iconografia..., cit., pp. 137, tav. 142,4.

(26)A.M. SAMMITO, L’insediamento rupestre di Modica, Tesi di Diploma, Università di Catania, Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica, 1996, p. 116; per le anfore, v. RIZZONE, Le anfore..., cit., pp. 112, 114-115.

(27)Alcuni di essi sono ora dispersi. PIGORINI, Scoperte paletnologiche..., cit., p. 26; MINARDO, Modica Antica, cit., pp. 154-156; DE GREGORIO, Iconografia..., cit., pp. 134-135, tav. 138,6-11.

(28)RIZZONE, Le anfore..., cit., pp. 112 e 115.

(29)Per un quadro degli insediamenti di età romana del territorio modicano ed in genere ibleo, v. G. DI STEFANO, Distribuzione e tipologia degli insediamenti di età repubblicana ed imperiale sull’altopiano ibleo, in AA.VV., Le ravitaillement en blé de Rome et des centres urbains des débuts de la République jusqu’au Haut Empire, Actes du colloque international de Naples (1991), Naples-Rome 1994, pp. 237-242; IDEM, La regione camarinese in età romana, Modica 1985.

(30)Il rinvenimento risale al 1914. La coda, recuperata in un secondo tempo, è andata dispersa; v. ORSI, Modica. Esplorazioni..., cit., pp. 213-214, fig. 21.